Prossimi appuntamenti
Dal 6 al 9 giugno 2024, Lugano ospiterà il festival «Echi di Storia», organizzato dall'Associazione ticinese degli insegnanti di storia (ATIS).Una festa della storia. Appuntamento inedito che darà voce a esponenti autorevoli dello scenario culturale svizzero e europeo con i quali dialogheremo, attraverso incontri e spettacoli, intorno al tema del coraggio come soggetto e oggetto di storia.
In particolare desideriamo segnalare sabato 8 giugno alle ore 16:00 l'appuntamento del ciclo di Coscienza svizzera “La Svizzera in Europa e nel mondo” con la presentazione della traduzione in italiano de "Una storia europea della Svizzera?" di André Holenstein.
Perché la Svizzera esiste? Com’è diventata quel che è? A tali domande si può rispondere solo considerando le relazioni di questo territorio con l’ambiente circostante. La storia della Svizzera è una storia transnazionale: è la storia di uno spazio che, attraverso scambi e conflitti continui con i suoi vicini, ha a poco a poco delimitato il suo territorio per diventare uno Stato che ha acquisito consapevolezza della sua identità particolare e dei suoi confini ristretti.
Ultimi appuntamenti avvenuti
Riprese: classe Lenzerheide
Riprese: classe Coira Schulhaus
Sceneggiatura, prove, ruoli, riprese: classe Coira, Quader
Sceneggiatura, prove, ruoli: classe Lenzerheide
Scelta delle classi vincitrici: Coira, Quader; Lenzerheide, Giornico-Faido.
"Parlo un'altra lingua, ma ti capisco" (PUAL) indice un concorso; obiettivo: scrivere un racconto ispirato al plurilinguismo.
Cortometraggio realizzato da Liceo di Mendrisio e Bündner Kantonsschule Chur.
L'edizione 2014/15 si svolse tra Locarno e Liestal. Le classi scelte furono la Prima W del Gymnasium di Liestal (BS) con l'insegnante Marita Del Cioppo Bignasca, e la Terza B del Liceo di Locarno (TI) con gli insegnanti Joe Monaco e Melanie Kerner.
Questo servizio televisivo di Sara Matasci andò in onda il 17 aprile 2015 nella trasmissione «Il Quotidiano». È un incontro con i giovani di due classi di liceo, una ticinese e una basilese, i quali stavano girando un cortometraggio nell'ambito del progetto di Coscienza Svizzera «Parlo un'altra lingua, ma ti capisco»: tra gli obiettivi del progetto è la promozione degli scambi interculturali tra giovani di lingue nazionali diverse.
Cortometraggio realizzato da Gymnasium Liestal e Liceo Locarno.
Cortometraggio realizzato da Kantonschule Wil e Gymnase Morges.
Coordinato da Raffaella Adobati Bondolfi, il progetto «Parlo un'altra lingua, ma ti capisco» del gruppo Coscienza Svizzera si estende su un intero anno scolastico e nel corso di ogni edizione coinvolge due classi del ciclo medio superiore provenienti da due regioni linguistiche diverse.
L'esperienza di convivenza (due campi di una settimana), il lavoro a distanza e la coproduzione di un cortometraggio offrono alle classi l'occasione di conoscere l'altra lingua e l'altra cultura, di sperimentare diversi approcci al tema e di maturare una sensibilità più autentica verso realtà linguistiche e culturali differenti. Il progetto è anche un'occasione di formazione: coadiuvati da specialisti del settore gli studenti possono acquisire competenze nell'ambito della scrittura di sceneggiature, dell'arte cinematografica, della recitazione, del montaggio e delle tecniche di ripresa.
Nel 2012, la classe 3L (con allievi che seguono l'insegnamento bilingue italiano-francese) della Scuola cantonale di Commercio partecipò al progetto, la seconda tappa del quale, svoltasi tra il 29 marzo e il primo aprile 2012 ad Ascona, era dedicata alla tecnica di ripresa.
Compito degli studenti era quello di realizzare un cortometraggio per riflettere sul plurilinguismo.
Questo servizio di Francesca Manzini Pusek andò in onda il 31 marzo 2012 nella trasmissione «Il Quotidiano».
Gli intervistati sono: Marie Paule Chastellain, insegnante di italiano al Liceo Burier (Montreux), Pier Franco De Maria, docente di una classe bilingue alla Scuola di Commercio di Bellinzona, e Giulia Di Martino, studentessa della Scuola di Commercio di Bellinzona.
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