Stiamo vivendo un contesto geostrategico in rapida evoluzione, forse una «svolta epocale» (T. Winkler). Il ritmo incalzante delle crisi (Georgia, Crimea, Ucraina, Israele...), il narrativo e la guerra ibrida che li accompagnano mostrano che l’aggressione dell’Ucraina non è un semplice conflitto territoriale, ma un’offensiva di Putin contro l’Occidente, la democrazia, lo Stato di diritto, la pace e la stabilità.
Come può -e deve- reagire un piccolo Paese come la Svizzera, al centro dell’Europa, a queste urgenti realtà? Quali sono i suoi obblighi nei confronti di sé stessa, delle comunità circostanti che condividono i nostri valori, e al di là, nel mondo? Come conciliare neutralità, (in)capacità di difesa, sovranità e difesa dei propri interessi con cooperazione internazionale e solidarietà?
Ne parliamo con un testimone d’eccezione, Peter Maurer che ha vissuto con alte responsabilità la politica estera svizzera degli ultimi decenni, dalla caduta del muro di Berlino, all’adesione all’ONU, alla presidenza del Comitato internazionale della Croce Rossa.